Villa Unda

artist book

2011

 

Villa Unda is a booklet made of notes, drawings, sketches, documents that have been dictated by the inhabitants of Onna, a small town close to L’Aquila, struck by the earthquake in 2009. I asked inhabitants to show me skills and abilities they exercise in their everyday life. My main aim was, on the one hand, to try to understand what has changed after the earthquake, with particular reference to the new spatial configuration; on the other hand, to transform these daily habits in strategies necessary to be aware of the new spatial organization that surrounds them. I wanted to give voice to their abilities, which were not specialist, but, in my opinion, fundamental for our society, as far as they are part of a collective memory, realizing a booklet containing different points of view on how you can interpret and live a “new” space after an earthquake. Flipping through the pages you will find the voice of the inhabitants denouncing the actual situation and tracing, through their stories and memories, a change, which is not only spatial, but also social and cultural.

 

Villa Unda è un libro fatto di appunti, disegni, schizzi, documenti che sono stati dettati dagli abitanti di Onna, un piccolo paese in provincia de L’Aquila duramente colpito dal terremoto del 2009. Nel processo portato avanti ad Onna ho chiesto agli abitanti di mostrarmi le loro abilità, cercando di capire come le loro azioni siano cambiate da prima a dopo il terremoto, all’interno del nuovo spazio di riferimento. La mia intenzione è stata quella di trasformare semplici abitudini quotidiane in strategie necessarie per prendere coscienza del nuovo spazio che li circonda. Ho voluto dar voce alle esigenze degli abitanti, sottolineando i loro pensieri e il loro lavoro fisico, le loro pratiche spaziali, le loro abilità, non specialistiche, ma a mio avviso di necessaria importanza per la società, in quanto rientrano nella memoria collettiva di un luogo specifico. Il libro creato insieme alla comunità onnese è uno strumento mobile: nelle pagine vi è la voce degli abitanti del paese, una voce che denuncia una situazione attuale, e che disegna attraverso le narrazioni del passato un cambiamento spaziale, sociale e anche culturale.