Copperialities
Mixed media installation, glass, copper, two channel video installation, lightbox.
2022
Copperialities stems from my participation in Scientific Visualizations: Impact on Practice (2019-2021), an interdisciplinary research project developed at the Free University of Bolzano-Bozen aimed at overcoming the dichotomy between the ways we think about the practices of artistic research and those of scientific research.
With a particular focus on the possible relationships between visualisation technologies and the visual arts, the project involved the collaboration between myself, a team of scientists, a designer and a group of art and media theorists, observers-participants for the entire duration of the process.
The multimedia installation Copperialities reflects on the complexity of scientific observation: by observing the activities of scientists, I familiarise with tools, technologies, materials, spaces, methodologies. I identify two key elements: the device, understood as the space intended for observation, and the technological component that enables observation, namely the microscope slide. A particularly performative and transformable material, glass recurs in my work, who (thanks to the collaboration with a high-level research centre for glass craftsmanship – Vetroricerca) includes the group of scientists in the processes of artistic experimentation, triggering a relationship of mutual sharing of practices and know-how. The observation focused on a single material in dialogue with glass: copper. Widely used in agriculture, the increasingly high concentration of copper in the soil poses environmental risks ignored by the population. The European Commission recently reduced the annual safety threshold for the use of copper, renewing the authorisation to use it as a pesticide, in an obvious intrinsic contradiction.
Due to the extensive monoculture of vineyards and apples in Trentino-Alto Adige, the scientists involved in the project study and monitor the presence of copper in the soil on a daily basis. In Copperialities, copper interacts “performatively” with glass, stratifying and combining both in the solid and liquid state: different forms and materiality are obtained, determining new geographies, maps, visions of a multiform, heterogeneous, abstract territory, like the shapes that become visible through a microscope. These are the perspectives with which science observes the natural world: a type of visualisation of nature that is continually redefined by man, creating forms that we cannot easily assimilate to the notion of ‘natural’.
Copperialities nasce dalla mia partecipazione a Scientific Visualizations: Impact on Practice (2019-2021), progetto di ricerca interdisciplinare sviluppato presso la Libera Università di Bolzano-Bozen atto a superare la dicotomia tra i modi in cui pensiamo le prassi della ricerca artistica e scientifica. Focalizzandosi in particolare sulle possibili relazioni tra tecnologie di visualizzazione e arti visive, il progetto ha visto la collaborazione con un team di scienziati, un designer e un gruppo di teorici dell’arte e dei media, osservatori-partecipanti dell’intero processo.
L’installazione multimediale Copperialities riflette sulla complessità dell’osservazione scientifica: osservando le attività degli scienziati, familiarizzo con strumenti, tecnologie, materiali, spazi, metodologie, arrivando ad individuare due elementi chiave: il dispositivo, inteso come spazio destinato all’osservazione, e la componente tecnologica che permette l’osservazione, ovvero il vetrino. Materiale particolarmente performativo, trasformabile, il vetro ricorre nella mia pratica, che (grazie alla collaborazione di un centro di ricerca di alto livello per l’artigianato del vetro – Vetroricerca) include nei processi di sperimentazione artistica il gruppo di scienziati, innescando un rapporto di condivisione reciproca di prassi e know-how. L’osservazione si è concentrata su un singolo materiale, in dialogo con il vetro: il rame. Largamente utilizzato in agricoltura, l’alta e crescente concentrazione di rame nel suolo comporta rischi ambientali ignorati dalla popolazione. La Commissione Europea ha recentemente ridotto la soglia di sicurezza annuale per l’utilizzo del rame, rinnovando l’autorizzazione ad adottarlo come antiparassitario, in un’evidente contraddizione intrinseca.
Date le estese monocolture di vigneti e mele in Trentino Alto-Adige, gli scienziati coinvolti nel progetto studiano e monitorano quotidianamente la presenza di rame nel suolo: in Copperalities, il rame interagisce “performativamente” con il vetro, stratificandosi e combinandosi sia allo stato solido, sia liquido: si ottengono forme e materialità diverse che determinano nuove geografie, mappe, visioni di un territorio multiforme, eterogeneo, astratto come le forme che si rendono visibili con un microscopio. Sono le prospettive con le quali la scienza osserva il mondo naturale: un tipo di visualizzazione della natura che viene continuamente ridefinita dall’uomo, creando forme che non ci risulta semplice assimilare alla nozione di “naturale”.