300.000 anni in 344 centimetri

300.000 years in 344 cm

In collaboration with Regula Zwicky

Peperina lavic stone sculpture, 344x70x30 cm

2019

The work is part of the project ‘Lo Spazio del Cielo’ promoted by Coopculture, with the artistic direction of Arci Viterbo / Cantieri d’Arte and financed by the Lazio Region within the regeneration project on the Via Francigena (well known religious walking path since the Roman epoque).
The peperino slab is a sensitive map of the geological transformations of the Vetralla landscape -nearby Viterbo, Italy- largely due to the eruption of the vicano volcano. Here I conducted a series of explorations on the territory collecting reliefs, maps and drawings of the most interesting and peculiar geological emergencies. Therefore the sculpture is a palimpsest of surfaces and forms arising from the different phenomena of solidification of the lavas starting from 300,000 years ago, from those with columnar cracking to the ‘rope’ structures of the Elcetella, from the Red Tuff (with pumice, shreds of lava and ashes and subsequently modeled by the Etruscans) stratified and interspersed with paleosols that distinguish their evolutionary processes. These interspersed the various geological eras, up to the cultural and artistic use of stone materials. The map, arranged in an inclined manner, suggests to the observer to be touched, recalling the devotional gestures of pilgrims towards religious icons and accompanying the traveler along his path.

L’opera si inserisce all’interno del progetto ‘Lo Spazio del Cielo’ promosso da Coopculture, con la direzione artistica di Arci Viterbo-Cantieri d’Arte e finanziato dalla Regione Lazio all’interno del progetto di riqualificazione della Via Francigena.
La lastra in peperino è una mappa sensibile delle trasformazioni geologiche del paesaggio vetrallese,
dovute in gran parte all’eruzione del vulcano vicano. Qui ho condotto una serie di esplorazioni sul territorio collezionando rilievi, mappe e disegni delle emergenze geologiche più interessanti e peculiari. Pertanto la scultura è un palinsesto di superfici e forme scaturite dai diversi fenomeni di solidificazione delle lave a partire da 300.000 anni fa, da quelle a fessurazione colonnare fino alle strutture ‘a corda’ dell’Elcetella, dal Tufo Rosso (con pomici, brandelli di lava e ceneri e modellato in seguito dagli Etruschi) stratificato e intervallato da paleosuoli che ne contraddistinguono i processi evolutivi. Questi intervallano le varie epoche geologiche, fino a giungere all’utilizzo culturale ed artistico dei materiali lapidei.
La mappa, disposta in maniera inclinata, suggerisce all’osservatore di essere sfiorata, richiamando alla memoria i gesti di devozione dei pellegrini nei confronti delle icone religiose e accompagnando il viandante lungo il suo percorso.

 

(The project is supported by Regione Lazio)